Prezzo dell’energia: conviene di più una tariffa fissa o variabile?
Conviene di più avere un prezzo fisso o variabile per l’energia?
La risposta a questa domanda dipende dalle tue abitudini e dalle tue esigenze specifiche.
In questo articolo analizzeremo le differenze principali tra prezzo fisso e prezzo variabile, evidenziando vantaggi e svantaggi di ciascuna opzione. Forniremo anche informazioni utili per aiutarti a scegliere la tariffa più adatta a te.
Il funzionamento del prezzo dell’energia elettrica
Prima di approfondire le diverse opzioni tariffarie, è importante capire come viene determinato il prezzo dell’energia elettrica. In Italia, il prezzo dell’energia è influenzato dall’offerta e dalla domanda del mercato e può variare su base oraria, giornaliera o mensile.
L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) regola i criteri per la determinazione dei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale, oltre a stabilire meccanismi di incentivazione per l’energia rinnovabile.
Differenze tra prezzo fisso e prezzo variabile
Prezzo fisso: Una tariffa fissa mantiene lo stesso prezzo per un periodo predefinito, solitamente un anno. Questo significa che, indipendentemente dalle variazioni di prezzo sul mercato, la tua bolletta resterà invariata.
Vantaggi: Il principale beneficio di una tariffa fissa è la prevedibilità dei costi, utile per famiglie e piccole imprese che desiderano pianificare il proprio budget senza sorprese.
Prezzo variabile: Al contrario, una tariffa variabile segue le oscillazioni del mercato, sia in aumento che in diminuzione. Un esempio tipico è la tariffa del mercato tutelato, che varia trimestralmente per la luce e mensilmente per il gas, seguendo l’andamento del mercato.
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