Plenitude: La Nuova Fase di Eni Gas e Luce verso la Sostenibilità
Eni avvia la transizione ecologica
Lunedì 7 marzo segna un nuovo capitolo per Eni gas e luce, che cambia nome diventando Plenitude. Questa evoluzione rappresenta l’inizio di un avanzamento significativo verso la sostenibilità ambientale e afferma l’impegno di una delle storiche aziende energetiche italiane, originata nel 1953 sotto la guida dell’ingegnere Enrico Mattei, verso un futuro più verde. Plenitude non è solo un rebranding ma un’operazione strategica che include la produzione di energia da fonti rinnovabili, la vendita di gas e luce, servizi energetici avanzati e una rete ampliata per la ricarica dei veicoli elettrici.
Plenitude: una svolta verde per Eni gas e luce
Plenitude eredita l’ampia esperienza di Eni gas e luce nella distribuzione energetica, rinnovando ed espandendo l’attività in settori chiave della modernità. Un elemento fondamentale di questa strategia è rappresentato dalla controllata BeCharge, che intende incrementare significativamente i punti di ricarica per veicoli elettrici, passando dagli attuali 6.500 a oltre 27.000 entro il 2025 e oltre 31.000 entro il 2030 in tutta Europa.
Un altro asset cruciale è la produzione di energia attraverso impianti rinnovabili, sia eolici che solari. Con l’acquisizione di Evolvere nel 2020, Plenitude ha già fatto passi avanti nel mercato dei piccoli impianti domestici, favorendo l’autosufficienza energetica e la connettività alla rete per la produzione di energia pulita.
Plenitude attualmente serve più di 10 milioni di utenze in tutta Europa, e ha già installato una capacità di 1,1 Gigawatt di energia da fonti rinnovabili. Gli obiettivi sono ambiziosi: raggiungere 6 Gw di capacità installata entro il 2025, superare i 15 Gw entro il 2030 e puntare a 60 Gw di energia rinnovabile installata entro il 2050, per conseguire la “neutralità carbonica”.
Claudio Descalzi: l’unione tra retail e rinnovabili come pilastro del nuovo business
Durante l’evento “Capital Markets Day” del 22 novembre 2021, l’amministratore delegato Claudio Descalzi ha illustrato ufficialmente il nuovo progetto e l’IPO di Plenitude. Descalzi ha enfatizzato la visione dell’azienda di diventare leader nella produzione e commercializzazione di energia a zero emissioni di carbonio, definendo l’IPO “un passo cruciale nella nostra missione”.
La storia illustri di Eni, soprattutto durante i suoi anni come ente pubblico fino al 1992, continua a influenzare il futuro di Plenitude, che vuole essere il faro della transizione ecologica in Italia. Descalzi ha ribadito che la sfida principale della transizione energetica è di natura tecnologica, sottolineando come lo sviluppo rapido e l’implementazione di tecnologie innovative costituiscano un vantaggio competitivo significativo.
L’IPO di Plenitude è prevista per la fine del 2022, con diverse banche di rilievo come Goldman Sachs Group, Credit Suisse e Mediobanca coinvolte nella quotazione. Eni aspira a raccogliere 2,3 miliardi di euro, conferendo a Plenitude una valutazione di circa 10 miliardi di euro.
Il cambiamento è evidente anche a livello visivo: il nuovo logo di Plenitude sostituisce il celebre cane a sei zampe con un sole stilizzato, adottando una tonalità verde per rappresentare la sua missione sostenibile e la nuova filosofia aziendale orientata alla green economy.