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Modem Libero: Novità per Contratti Nuovi e Esistenti

L’AGCOM ha stabilito che gli utenti possono scegliere liberamente quale modem/router utilizzare per collegarsi alla rete fissa.

A partire da domani, le condizioni contrattuali delle offerte ADSL e Fibra delle principali compagnie saranno aggiornate per implementare il Principio della Neutralità alla Rete. Questo cambiamento, introdotto con la delibera n. 348/18/CONS dell’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM), segnala l’inizio dell’era del Modem Libero. Gli utenti potranno scegliere liberamente quale modem/router utilizzare.

Le prime aziende a conformarsi a questa nuova normativa saranno TIM e Fastweb, che offriranno ai clienti i nuovi contratti e le istruzioni per quelli già esistenti.

Modem fisso o portatile: quale scegliere?

Cosa cambia per i nuovi contratti?

Il diritto di scegliere liberamente il dispositivo per connettersi alla rete fissa è conforme alle normative europee. Con questa nuova regolamentazione, gli utenti potranno scegliere se attivare un’offerta che include il modem o senza di esso. Da gennaio, tutte le compagnie telefoniche dovranno fornire due versioni delle loro offerte: una che include i costi del dispositivo e una più economica senza modem.

Chi sceglierà un’offerta con modem incluso potrà continuare a utilizzarlo anche in caso di cambio operatore, purché il modem venga “sbloccato” dopo aver pagato totalmente il dispositivo. Gli utenti che optano per un’offerta senza modem dovranno acquistare il dispositivo autonomamente, ma avranno comunque il diritto a un minimo di assistenza da parte della compagnia telefonica.

Cosa cambia per i contratti già attivati con modem?

Molte offerte ADSL e fibra includono il modem in comodato d’uso. Per i clienti che in passato hanno attivato offerte con modem a pagamento, sono previste due opzioni: cambiare offerta scegliendone una che prevede il modem in omaggio oppure disdire il contratto e restituire il modem, se previsto. In quest’ultimo caso, non è previsto alcun rimborso per le rate già pagate.

Questa regolamentazione non solo allinea l’Italia alle normative europee, ma è anche supportata dai produttori di modem stessi. Tuttavia, potrebbe esserci una limitazione nella qualità del servizio offerto. Recenti rilevazioni indicano che in alcune aree, i dispositivi standard potrebbero non superare i 200 Mbps di velocità massima a causa del mancato aggiornamento delle centraline Broadcom sulla rete.

Questa nuova regolamentazione porterà sicuramente dei cambiamenti significativi sia per i nuovi utenti che per coloro che hanno già un contratto Internet attivo.